L’edificio in cui risiede il Museo Taruffi, per anni, è stato sede del mattatoio comunale. Dopo la sua ristrutturazione, nel 2003 è stato messo a disposizione dell’Associazione Piero Taruffi, per insediarvi il Museo che porta il nome del prestigioso pilota, ingegnere, progettista e collaudatore, venuto ancor più alla ribalta nella nostra Tuscia, per aver conseguito due vittorie al Giro Automobilistico del Lago di Bolsena, alla guida di un’Alfa Romeo 8C 2300 della scuderia di Enzo Ferrari. L’allestimento espositivo del Museo è suddiviso in ambiti permanenti e tematiche diverse, contenenti materiali che periodicamente vengono cambiati per fornire la struttura di una confortevole dinamicità. Così macchine d’epoca e moto, su pannelli e foto, raccontano la storia dei loro motori e le gesta dei vari campioni che le hanno guidate e portate alla vittoria in corse da leggenda come la Mille Miglia, la Targa Florio, il Giro di Sicilia, la Carrera Panamericana e tante altre. Di notevole interesse anche la sezione dedicata al cinema con evidenza del film “La Strada”di Fellini e la riproduzione fedele del mitico motocarro di “Zampanò”. Nonché la collezione di radio d’epoca per coniugare Piero Taruffi e Guglielmo Marconi, due geni italiani “tra valvole e motori”.