Civita – Viaggio nella Città che muore

Civita è un borgo di origine etrusca situato su uno sperone di tufo che domina la Valle dei Calanchi ed è raggiungibile esclusivamente percorrendo un ponte pedonale.  La continua erosione che riguarda l’intera vallate sta mettendo a rischio il futuro di Civita che per questo è nota come “la città che muore” (cfr. Bonaventura Tecchi, germanista e letterato locale).

Nel 1695 un terremoto provocò la quasi totale rovina dei suoi edifici pubblici e privati, separandola, con la formazione di uno spettacolare dirupo, dalle altre due contrade di Mercatello e Bagnoregio. Il terremoto causò la distruzione di interi quartieri che sprofondarono nella valle. Tra questi la contrada Carcere di cui resta visibile una piccola grotta che un tempo era una tomba etrusca e successivamente divenne abitazione e stalla di pastori.

Dopo aver percorso il ponte, si entra a Civita da Porta Santa Maria, l’antico accesso al paese intagliato nel tufo. Il borgo conserva un aspetto Rinascimentale ed oggi è caratterizzato da numerosi negozietti e locali oltre ovviamente ai piccoli vicoli che conducono i visitatori verso panorami mozzafiato.

Al centro del borgo in Piazza San Donato si trova la Chiesa principale, Cattedrale di Civita fino al trasferimento nell’attuale sede (a Bagnoregio) nel 1699. La sua costruzione originaria in stile romanico risale al V secolo,ma tracce di templi pagani e cristiani si ritrovano sia nel campanile che all’interno della Chiesa.

Il viaggio nella città che muore comprende i seguenti punti di interesse:

 Valle dei Calanchi

·          Porta Santa Maria;

·          Museo Geologico e delle Frane;

·          Chiesa di San Donato;

·          Casa di San Bonaventura;

·          Cappella Madonna del Carcere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *