The Cathedral of Bagnoregio is sited in Piazza Cavour. Previously, the edifice was a humble church dedicated to the Madonna of the Snow placed across from the Collegiate Church of St. Nicholas of Bari. This last 1567 construction was abandoned in 1581 due to its precarious conditions and transferred by Bishop Sperandio to the nearby Church of the Madonna della Neve. The complex incorporated various other parishes and, after refurbishment works, Bishop Trotti consecrated it to St. Nicholas of Bari, on 4 August 1606. The disastrous earthquake occurred on 11 June 1695 forced an overwhelming majority of Civita’s people, including the bishop and the chapter of St. Donatus’s Cathedral, to migrate to safer territories. The episcopate, the cathedral, and the chapter were moved to the district of Rota, which later became Bagnoregio. Pope Innocence XII ordered the ultimate transfer on 16 February 1699. The new situation caused a series of enlargements, and Bishop Nardi consecrated the church again and dedicated it to Saints Nicholas and Donatus on 26 July 1700. Later, Bishop Giuseppe Aluffi decided to build an extension because of the insufficient seating capacity. The refurbishment started in 1770 and ended in 1779 with another consecration to Saints Nicholas, Donatus, and Bonaventure (marble epigraph under the choir on the left of the entrance). Throughout the centuries, some of the wealthiest families financed the construction of lateral chapels along the walls, three for each side, that embellished the edifice. Starting from the entrance, on the left side there are the chapels dedicated to St. Mary Magdalene, Saints Nicholas and Donatus, and the Blessed Sacrament. On the right, the chapels of St. Antony Abbot, the Holy Family, and the Rosary (now dedicated to St. Bonaventure). Between 1881 and 1882, Achille Monti adorned the church with stuccoes and decorations, while Discalced Carmelite Sylvester realized a series of paintings with the saints of the region — Nicholas, Donatus, Victoria, and Therese of the Child Jesus — on the apsidal vault. The medallions show images of St. Bernard Janni and St. Augustine. Currently, the cathedral is outfitted with artistic stained glass windows: a Madonna del Buon Consiglio and a Madonna of the Oak Tree in the apse; St. Bonaventure, St. Hildebrand, St. Rose of Viterbo, St. Crispin, St. Lucy Filippini, St. Vincent Marie Strambi along the nave; a full-length St. Bonaventure above the organ. The altarpiece of the marble high altar depicts the Madonna with St. Bonaventure and St. Hildebrand. In 1974, Bishop Boccadoro provided the church with a new high altar, placing a 2nd-century marble sarcophagus from Calcata under the triumphal arch. A 27-meter-high bell tower is placed beside the church. With the abolition of the dioceses, the cathedral lost its status and became a co-cathedral in 1986. 6 September 2009 is a day to remember for the people of Bagnoregio. During his exceptional visit to the town, Pope Benedict XVI stopped to worship St. Bonaventure’s only existing relic. Indeed, a special bond links Dr. Joseph Ratzinger and the saint: to become a lecturer, in 1959 the future pope wrote a thorough essay about Bonaventure.
In piazza Cavour sorge la Cattedrale di Bagnoregio che prima era una modesta chiesa dedicata alla Madonna della neve, avente di fronte la Collegiata di S. Nicola di Bari, creata nel 1567 e abbandonata nel 1581 perché andata in rovina. Il vescovo Sperandio trasferì il tutto nella chiesa della Madonna della neve che, più tardi, incorporò diverse parrocchie soppresse e nel 1606 il Vescovo Trotti, dopo averla restaurata, il 4 Agosto la consacrò dedicandola a S. Nicola di Bari. Ma dopo il disastroso terremoto dell’11 Giugno 1695, la stragrande maggioranza dei cittadini di Civita, compreso il Vescovo e il Capitolo della Cattedrale di S.Donato, fu costretta a migrare in territori più sicuri. Da allora Episcopio, Cattedrale e Capitolo vennero trasferiti nella borgata di Rota, che diventò in seguito Bagnoregio. Papa Innocenzo XII decretò il definitivo trasferimento il 16 Febbraio 1699. La nuova situazione comportò diversi ampliamenti e il 26 Luglio 1700 il Vescovo Nardi consacrò di nuovo la chiesa dedicandola ai Santi Nicola e Donato. In seguito, a causa della insufficiente capienza, il Vescovo Giuseppe Aluffi ordinò di redigere un progetto di ampliamento i cui lavori iniziarono nel 1770 e terminarono nel 1779 con la nuova consacrazione, dedicandola ai Santi Nicola, Donato e Bonaventura (Epigrafe marmorea murale sotto la cantoria alla destra dell’entrata). Nel tempo la chiesa venne arricchita con adeguate e funzionali cappelle nelle pareti laterali, tre per lato, finanziate dalle famiglie più facoltose. A partire dall’entrata, nella parete di sinistra, la cappella dedicata a S.Maria Maddalena; a seguire quella dei Santi Nicola e Donato ed infine quella del SS.Sacramento; nella parete di destra, sempre dall’entrata, la cappella di S.Antonio Abate, poi la Sacra Famiglia e quindi quella del Rosario, oggi dedicata a S.Bonaventura. La Chiesa tra il 1881 e 1882 venne abbellita con stucchi e decorazioni da Achille Monti mentre per le pitture fu chiamato fra Silvestro dei Carmelitani Scalzi che utilizzò i Santi della nostra terra: Nicola e Donato da una parte della volta absidale, Vittoria e Teresa del Bambin Gesù dall’altra. I dipinti dei medaglioni rappresentano San Bernardo Janni e sant’Ansano. Oggi nella Cattedrale figurano diverse vetrate artistiche: nell’abside, le immagini della Madonna della Quercia e della Madonna del Buon Consiglio, lungo la navata S.Bonaventura, S.Ildebrando, S.Rosa da Viterbo, S.Crispino, Santa Lucia Filippini, San Vincenzo Maria Strambi; infine la vetrata sopra l’organo con l’immagine intera di S. Bonaventura. Nella pala dell’altare maggiore, costruito con marmi pregiati, figura la Madonna con i Santi Bonaventura e Ildebrando. Il vescovo Boccadoro nel 1974 pose, sotto l’arco trionfale, come altare maggiore un antico sarcofago in marmo, finemente lavorato, del II secolo proveniente da Civita. Affianca la Chiesa una slanciata torre campanaria di 27m di altezza. Nel 1986 la Cattedrale, con l’estinzione della Diocesi, perde il titolo e diviene “Concattedrale”. Ma la data da non dimenticare è il 6 Settembre 2009, nella quale Papa Benedetto XVI, in visita straordinaria alla città di Bagnoregio, entrò nella Cattedrale, sostando in preghiera davanti al Santo Braccio, l’unica reliquia appartenente a S. Bonaventura su cui il Dr. Joseph Ratzinger nel 1959 aveva scritto un approfondito saggio.